sabato 29 settembre 2018

La leggenda della moschea di Mihrimah.


 Uskudar Mihrimah Sultan Mosque
La vita e le opere di Sinan l'architetto (Mimar Sinan) sono molto famose, ma pochi conoscono la storia del suo amore per la principessa Mihrimah, figlia del sultano Solimano il Magnifico. Possiamo raccontarla così. 

C’era una volta….

……un grande sultano, sotto il quale l’impero  ottomano raggiunse grandezza e splendore, tanto da fargli guadagnare l’appellativo di Solimano il Magnifico. Solimano riconoscendo il genio costruttivo di un suo giannizzero, un certo Sinan convertito all’Islam, iniziò a commissionargli alcuni incarichi come costruzioni di ponti, hammam ed edifici e apprezzò talmente il suo operato che  gli diede l’appellativo di “Mimar” ossia “architetto” creando apposta per lui la carica di “capo architetto dell’impero ottomano”. Durante il sultanato di Solimano e con il genio creativo di Sinan, Istambul divenne la città più bella e importante del mondo.
Ma Solimano aveva anche una figlia, Mihrimah, di cui Sinan si innamorò perdutamente.
Quando la ragazza compì 17 anni, Sinan decise di chiederla in sposa, ma Mihrimah aveva anche un altro pretendente , Rüstem Pasha, governatore di Diyarbakır e un po' per motivi politici, un po' perché Sinan aveva 50 anni ed era già sposato, il sultano decise di darla in sposa al governatore. Sinan, deluso e amareggiato riversò tutto il suo amore disperato nelle sue opere.

Quando Mihrimah commissionò a Sinan una moschea in suo nome, l’architetto la costruì sulla sponda asiatica della città, a Uskudar, ai piedi di un’altura. L’edificio fu costruito in una posizione incantevole, incastrato tra mare e collina, ma risultò buio avendo poche finestre e piccole, un porticato e una veranda che non lasciavano passare i raggi del sole; bellissima, certo ma non paragonabile alle altre moschee.Diciotto anni più tardi Mimar Sinan iniziò la costruzione di una nuova moschea sempre dedicata a Mihrimah e questa volta la fece costruire sul colle più alto della città di Edirnekapi, sulla sponda europea. Questo nuovo edificio risultò completamente l’opposto della precedente moschea. Piccola ma luminosissima, con vetrate dai disegni raffinati e bellissimi. Se all’apparenza sembrava che i due edifici non avessero nulla in comune, in realtà molto li legava tra loro. I luoghi in cui furono costruite, sono stati scelti con minuziosa cura, infatti c’era un solo punto in tutta Istanbul che si potevano vedere entrambe: la terrazza del palazzo Topkapi, dove solo la principessa Mihrimah poteva accedere. Ma c’è un’altra particolarità che fa capire quanto amore per la principessa riversò Sinan in queste due costruzioni. Il 21 marzo, durante l’equinozio di primavera, quando notte e giorno hanno la stessa durata, dalla terrazza del palazzo, Mihrimah poteva vedere il sole tramontare dietro il minareto della Moschea di Edirnekapi (moschea della luce -sole) e nello stesso momento, vedere la luna sorgere tra i minareti della moschea di Üsküdar (moschea del buio- luna). Il 21 marzo era anche la data di nascita di Mihrimah e il suo nome Mihr-i-mah significava “sole e luna). Il sole che calava dietro la sponda europea e la luna che sorgeva dietro quella asiatica, Mihr-i-mah,  il sole e la luna incastonati per sempre e solo per lei nel profilo della sua città, dalla mente di un genio innamorato nella più bella ed eterna dichiarazione d’amore.

Edirnekapı Mihrimah Sultan mosque

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