sabato 12 settembre 2009

Ftour o iftar : rottura del digiuno


La cucina in Marocco è un'attività ancestrale che rimane a tutt'oggi appannaggio esclusivo delle donne. L'abilità culinaria si trasmette di madre in figlia, racchiusa in una serie di gesti consumati e sapienti dosaggi affidati più all'occhio e al tocco che alla bilancia.
Paradossalmente non si cucina mai così tanto come in tempo di Ramadan. Al tramonto del sole, lo “ftour “o "iftar" annunciato in tutte le città dalle sirene, segna la fine del digiuno. Il pasto inizia solitamente con un dattero perchè era così che il profeta Maometto rompeva il digiuno. Al centro tavola troneggia la “harira” fumante, zuppa marocchina a base di pomodori, lenticchie, ceci, riso e carne, piccante e all’aroma di limone. A seguire, tè, dolci, frittelle, uova, datteri...una mescolanza di sapori dolci e salati Gli chebbakia, nastri intrecciati di pasta fritta, aromatizzati al miele e spolverati di semi di sesamo, sono i dolci per eccellenza del Ramadan. Lo “ftour” viene offerto a tutti, chi si trova fuori a quell’ora, può affacciarsi alla porta di una casa qualsiasi e riceverne. Spesso, verrà invitato a sedersi e a mangiare.


4 commenti:

barcallha ha detto...

ciao carissima najim.....
ti auguro una buona serata
un'abbraccio sincero a te !!!!

najim ha detto...

ciao a te...
felice di ritrovarti anche qui!!!!Buona serata anche a te...un bacione
Najim

Anonimo ha detto...

Slurpa...noi qui a scuola stiamo insegnando ai bimbi una canzone per il Big Eat, la fine del Ramadan. Vorrei esserci ad una di quelle cene luculliane... :D
Un abbraccio

najim ha detto...

sei golosa anche tu?...piacerebbe molto anche a me assaggiare la cucina tradizionale, ma mi piacerebbe anche conoscere la canzoncina che stai insegnando ai bambini....
buona serata....
Najim