sabato 20 settembre 2014

Il matrimonio in Medio Oriente


Il matrimonio tradizionale, in Medio Oriente, e' una festa vissuta dall'intera comunità. A differenza di quanto accade in Occidente, infatti, ai festeggiamenti partecipano non soltanto i parenti e gli amici, ma tutti i conoscenti, i vicini di casa e frotte di bambini alla perenne ricerca di feste cui partecipare. I festeggiamenti di matrimonio durano, di norma, tre giorni. Durante I primi due, gli sposi partecipano a feste separate, ciascuna organizzata in casa dei propri genitori. Le donne ballano e cantano canzoni folkloristiche al ritmo del tamburo tradizionale, gli uomini s'intrattengono conversando e bevendo tè o caffè. Nel pomeriggio del secondo giorno di festa, lo sposo, accompagnato dagli amici e dai parenti, che, per strada danno vita allo zaffe, corteo augurale con canti tipici, va ad incontrare la futura moglie, cui porterà in dono oggetti d'oro (bracciali, collane, anelli, orecchini) che lui stesso aiuterà ad indossare. La sposa, vestita con un abito colorato di rosa, azzurro o dorato, l'attenderà, circondata dalle sorelle e dalle amiche. In tale occasione vengono offerte dolci e bibite, oltre all'immancabile tè. Quella sera stessa, in casa della sposa, si svolge il rito dell' henna. Vi partecipano tutte le donne della famiglia e le amiche della sposa, che la aiuteranno ad abbellirsi e prepararsi per il giorno dopo, quando avverrà il matrimonio vero e proprio e la ragazza lascerà la casa paterna per unirsi al marito. La sposa viene aiutata a lavarsi, e le vengono spalmate addosso oli e crème profumate. In ultimo viene preparata la pasta di henna, colorante naturale, con la quale la sposa si tingerà i capelli e con la quale le donne si tingeranno, reciprocamente, il palmo delle mani con disegni augurali. Il giorno seguente, di solito il venerdì - giorno festivo nei paesi islamici - e' la giornata finale dei festeggiamenti. In casa dei genitori dello sposo si prepara il pranzo di nozze, cui vengono invitati a partecipare tutti, anche i semplici passanti. Vassoi colmi di cibo vengono inviati ai poveri dei dintorni ed ai vicini che non sono intervenuti al pranzo di nozze; solitamente vengono preparati piatti a base di agnello. Dopo il pranzo, lo sposo, accompagnato dai familiari e dagli amici (che per l'occasione addobbano macchine e speciali pullman dove prendono posto gli ospiti - e dove, immancabilmente, la festa prosegue al ritmo delle canzoni popolari), si reca a casa della sposa, vestita questa volta col tradizionale abito bianco e con indosso i gioielli dono di nozze, e, insieme a tutti gli ospiti, termineranno la serata nella sala dell'ultimo festeggiamento, dove si canterà e danzerà fino a notte inoltrata. I festeggiamenti per il matrimonio sono molto importanti, in Medio Oriente, e coinvolgono tutta la comunità, secondo il detto del Profeta : "Partecipate alle feste di matrimonio e onoratele in maniera conveniente. La differenza tra un'unione lecita e una illecita risiede nei festeggiamenti”. Dal punto di vista legale, il matrimonio e' un contratto civile che viene firmato dai due sposi, consenzienti e liberi, alla presenza di un talib, uomo pio che ricorda agli sposi gli impegni ed il profondo significato religioso del matrimonio e della formazione di una nuova famiglia, nucleo basilare della società. Presenti alla firma devono essere due testimoni, I quali giurano davanti a Dio che l'assenso dei due sposi al matrimonio e' spontaneo, pena l'annullamento dello stesso. Al termine del rito civile, e prima dei festeggiamenti, lo sposo e' tenuto a corrispondere alla sposa il mahr, dono di nozze o dote, liberamente scelto dalla donna e di sua esclusiva proprietà.

mercoledì 3 settembre 2014

Una danza chiamata dabka


La dabka (in arabo: دبكة) è una danza folkloristica popolare prevalentemente maschile diffusa nei paesi del Medio Oriente, soprattutto in Libano, Siria, Palestina e Iraq. Il nome deriva dal verbo arabo yadbuk che significa battere i piedi per terra; i danzatori infatti battono i piedi per terra con marce e ritmi che cambiano al variare del ritmo della musica. La danza rappresenta l'amore per la propria terra e soprattutto l'unione tra le persone; esprime sentimenti di gioia e viene praticata in occasioni felici, come matrimoni, ma anche nascite e giornate di raccolta.
Si danza sempre in gruppo e i danzatori disposti in cerchio o semicerchio, procedono in fila indiana, ognuno con la mano destra nella mano del danzatore precedente e la sinistra tenuta di solito dietro la schiena del danzatore seguente.  Il primo della fila (di solito il più esperto nella danza) è il conduttore del ballo e tutti gli altri lo seguono al ritmo della musica, sempre accompagnata da strumenti a percussione classici arabi, come la darbouka. La danza non ha regole precise: l'improvvisazione è molto praticata, ma quando si gira in tondo bisogna sempre ruotare in senso antiorario. La dabka non è soltanto accompagnata dalla musica, ma anche da canzoni e le danze sono spesso precedute da particolari poesie, le mawwal, caratterizzate da rime e parole con doppio o triplo senso. Tra i palestinesi si ballano  soprattutto due tipi di dabke, il shamaliyya e il sha’rawiyya, mentre il niswaniyyah è ballato soprattutto dalle donne. 
Ci sono sei tipi principali di dabke:
-Al-Shamaliyya (الشمالية): è probabilmente il più famoso tipo di dabka. Si compone di un lawweeh (لويح) a capo di un gruppo di uomini che si tengono per mano e ballano formando un semicerchio. Il lawweeh deve essere particolarmente abile nella precisione e nella improvvisazione. In genere, la dabka inizia con un un assolo per poi continuare con due cantanti che accompagnano la musica. Questa è la forma più popolare di dabka ballata per feste in famiglia come matrimoni, circoncisioni, il ritorno di viaggiatori, il rilascio dei prigionieri, e anche per le festività nazionali.     
-Al-Sha’rawiyya (الشعراوية): è ballata esclusivamente da uomini ed è caratterizzata da ritmi forti. Il lawweeh è l'elemento più importante in questo tipo di dabka.
-Al-Karaadiyya (الكرادية): è caratterizzata dalla mancanza del lawweeh e da un movimento lento con un azif (عازف) (flautista) al centro del cerchio.
-Al-Farah (الفره): è uno dei tipi di ballo più attivi e richiede un alto livello di forma fisica.
-Al-Ghazal (الغزل): è caratterizzata da tre forti calpestii del piede destro ed è di solito faticoso per chi danza.
-Al-Sahja (السحجة): è una danza popolare palestinese e giordana che si balla soprattutto nel nord e centro Israele e nei Territori palestinesi. Nel sud invece si hanno altri due tipi di dabka: As-Samir (السامر) e Al-Dahiyya (الدحية). As-Samir coinvolge 2 file di uomini che si fronteggiano, in competizione con la poesia popolare, a volte le rime sono improvvisate e si scambiano anche insulti, gareggiando in bravura. 
Al-Dahiyya è una versione beduina dello stesso tipo, in cui vi è un ballerino professionista che danza tra due pareti opposte di uomini che sono in competizione per attirare  la sua attenzione. Al-Sahja di solito si balla la sera prima della festa di nozze dello sposo (zafat al-'arees), con la partecipazione della maggior parte degli uomini del villaggio.
La Oxford Encyclopedia Internazionale di Danza menziona anche altri due tipi di dabka: 

Il Murdah originariamente eseguita dalle donne nel Golfo, mentre gli uomini della comunità erano in mare per la pesca. Qui vi sono due linee di ballerini che si muovono l'uno verso l'altro con piccoli passi per poi ritirarsi. La musica è accompagnata da distici in rima che sono, in gran parte, lamenti per i propri cari assenti.
Il Ahwash (fr. ahouache) eseguita dalle tribù berbere marocchine dell’Alto Atlante. I ballerini formano un cerchio o un’ellisse  comprendenti una o più linee curve di uomini e una o più linee curve di donne, intorno a batteristi maschi. Una linea recita una poesia e l'altra linea risponde con un altro poema; poi tutti si muovono al ritmo dei tamburi. Una danza simile in Marocco è il Dukkala. Un uomo e una donna uno di fronte all'altro gareggiano per vedere chi riesce a ballare più a lungo.

video: https://www.youtube.com/watch?v=46Hiz0j-XB0