martedì 16 giugno 2015

Ramadan nel mondo : Pakistan

Ramadan in Pakistan Awaiting Iftar at Mosque

Suscita sempre una grande emozione scorgere la luna che segna l’inizio del mese di Ramadan. Le strade si affollano e c'è trambusto fino a notte fonda. La gente provvede a fare scorta degli elementi essenziali per il mese di digiuno e gli uomini si dirigono verso la moschea per le preghiere Taraweeh, mentre le donne, indaffarate, preparano il sehri,  pasto che si consuma prima dell’alba.
Per essere certi che tutti siano svegli per il sehri, un uomo gira, prima dell’alba,  per i diversi quartieri della città, picchiando forte su un tamburo o, sbattendo su una lattina vuota. L’importante è che il rumore sia abbastanza forte da svegliare anche i più dormiglioni. Le moschee uniscono gli sforzi per garantire la radiodiffusione di canzoni islamiche, nasheeds, in tutta la città,e il conto alla rovescia dei minuti che segnano la fine del sehri. La maggior parte dei pakistani preferisce mangiare cibi sostanziosi per la prima colazione, come la paratha (burrosa focaccia), servita con un piatto al curry di loro scelta o i  Jalebis, dolci fatti di pastella fritta in forma di pretzel o a forma circolare, che vengono poi inzuppati nello sciroppo di zucchero. Qualunque sia la scelta per la colazione, si termina sempre con una tazza di tè.
Ramadan è anche il mese delle buone azioni. In questo periodo ci si ricorda delle persone che vivono in povertà e che non sanno mai se avranno abbastanza cibo per il pasto successivo. Questo è il motivo per cui è chiamato anche “mese della carità”.
Negozi di alimentari e ristoranti generalmente sono aperti durante il periodo sehri per poi chiudere in giornata e riaprire intorno al tramonto quando è l’ora del iftari, pasto per rompere il digiuno.
Il normale orario di lavoro viene cambiato in modo che la gente possa andare a lavorare prima del solito per tornare in tempo per iftari. Gli scolari amano questo mese perché le lezioni terminano alle 12.30 ed hanno quindi libero  il resto della giornata.
I preparativi per iftari pasto della sera cominciano già a metà giornata. In ogni casa non mancano le pakora (frittelle di verdure fritte) che servono per romper il digiuno - infatti iftari sarebbe incompleta senza di loro! La gente inoltre ama gustare frutta chaat (macedonia speziata di frutta), Dhai bhaley (gnocchetti piccanti in yogurt), e samosa.
Dopo il pasto iftari gli uomini vanno in moschea per le preghiere Taraweeh, mentre le donne si possono riunire in qualche casa per pregare insieme. Poi tutti tornano ai propri domicili per finire la giornata con un buon  tè.




lunedì 1 giugno 2015

La circoncisione islamica


Adottata dai musulmani dopo l'avvento dell'Islam, la circoncisione è un rito circondato da un ricco cerimoniale degno del simbolismo dell'atto .
Oltre alle sue virtù di salute e igiene, ora clinicamente dimostrate, la circoncisione sancisce il passaggio solenne del ragazzo dalla tappa dell'infanzia a quella dell’uomo, è l'atto che attesta che il giovane è pronto per la vita adulta, dimostra la capacità del ragazzo di sopportare il dolore e firma la sua appartenenza ad una comunità che lo fa distinguere dai bambini di altre nazioni, non musulmani.
Il periodo consigliato per eseguire l'intervento va comunque dai 7 giorni di vita a prima della pubertà. L'atto "chirurgico" è praticato generalmente dal parrucchiere (hajjam) o barbiere, il  cui successo delle operazioni precedenti attesta la sua abilità chirurgica.
Consigliata prima del periodo di caldo, la circoncisione avviene generalmente in primavera e si svolge nella maggior parte dei casi, la mattina presto, con una conseguente festosa cerimonia in cui sono invitati i membri della famiglia, vicini, parenti e amici che assistono all'operazione e ai quali viene offerta una ricca colazione preparata per l'occasione. Per coprire le grida del bambino, si “affitta” un gruppo di musicisti.
Durante l'atto chirurgico della circoncisione, la madre del bambino, in mezzo alle grida di gioia da parte di familiari e vicini di casa, immerge i piedi in una vasca di acqua ghiacciata con un pezzo di metallo o oro. L'atto simbolico è quello di alleviare la tensione, infatti l'acqua fredda serve per calmare gli spiriti mentre il metallo simboleggia la forza e la resistenza che servono per superare la paura e l’ansia che assillano la madre del circonciso. 
Una volta circonciso, il bambino è attorniato dall’affetto di tutti e da una vasta gamma di giocattoli e caramelle. Per quanto riguarda l’abbigliamento , il giovane indossa di solito un "tchamir" ampio, una "tarbouch" ricamata (tipo fez) e un paio di "cherbil" o "belgha" ( ciabatte). Tutti questi abiti tradizionali, tra cui i "seroual" (pantaloni) sono realizzati in anticipo e devono essere molto ampi per consentire al bambino di muoversi con relativa facilità senza essere ostacolato dalla ristrettezza del tessuto. 
Il rito della circoncisione conduce, inoltre, ad atti di carità e di solidarietà che in genere beneficiano le famiglie più povere. Famiglie benestanti iniziano, infatti, a sostenere, in occasione della circoncisione dei loro figli, i bambini provenienti da ambienti svantaggiati, al fine di ottenere "baraka" e attuare gli ideali di solidarietà e di reciproca assistenza ancorate nella tradizione della società marocchina.