venerdì 17 luglio 2009

Cartoline dallo Yemen



Sana'a Un’antica leggenda narra che Sana’a venne fondata da Sem, figlio maggiore di Noè, e capostipite della razza semita. Un’altra leggenda vuole che durante i regni di Saba e di Himyar, Sana'a ospitasse il Ghumdan, meraviglioso palazzo di venti piani con cupola di alabastro trasparente e leoni di bronzo a guardia di ogni angolo. Alla fine del II secolo d.C, il re di Saba, Sha'r Awtar avrebbe costruito intorno al palazzo un muro, nucleo originario di una cinta di cui si è conservata oggi solo la porta detta Bab al-Yemen, da cui avrebbero avuto origine la città e il suo nome, che letteralmente significa "città fortificata”. Le case a più piani (fino a 7-8) che abbelliscono tuttora la capitale sono realizzate con mattoni di argilla cotta al sole ed arricchite da piccole finestre d’alabastro, da facciate di creta bianca e da balconcini intagliati da sembrare merletti.
Wadi Dhahr A pochi chilometri da Sana'a, vi è una valle chiamata Wadhi Dar. Qui sorge il palazzo Dar al-Hajar che significa "palazzo sulla roccia": è un sorprendente edificio in cima ad una formazione rocciosa sporgente, costruito attorno agli anni '30 sulle rovine di altri edifici già presenti da secoli sulla collina. Il bellissimo palazzo di 5 piani, decorato con elaborate finestre takhrin, è stato realizzato dall'imam Yahya come sua residenza estiva.
Shibam. Definita la” Manhattan del deserto” o “la città del cielo”, Shibam forma un insieme ammucchiato di quasi 500 grattacieli, raggruppati in una zona di soltanto mezzo km quadrato. I suoi palazzi alti fino a 9 piani sono costruiti con mattoni di fango, paglia e sabbia.
Hababah. La grande vasca circondata da un semicerchio di case tradizionali, è la struttura più interessante del paese. Si tratta di una straordinaria cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Le alghe che ricoprono il fondo della vasca conferiscono all'acqua un sorprendente colore verde smeraldo.
Zabid. Durante l'epoca del suo massimo splendore Zabid aveva ben 236 moschee, ma nel corso dei secoli molte sono andate distrutte. Oggi la città è in decadimento ed i suoi pochi abitanti sono poverissimi. Alcune case di Zabid presentano ancora interni riccamente decorati che contrastano con le semplici strutture esterne. Nel passato era usanza celare ai passanti le ricchezze del proprietario dell'edificio. Più la casa era grande e sontuoso il suo interno, più modesta era la facciata che dava sulla via.

Al-Hajjara.  Le case di pietra a 4 o 5 piani di al-Hajjara sono costruite vicinissime fra loro e strapiombano nella valle circostante. Il villaggio serviva come importante fortificazione nel periodo delle invasioni turche nello Yemen. Qui si trova un caratteristico funduq yemenita molto frequentato dai turisti. I cibi vengono consumati seduti per terra su dei cuscini, in una grande sala a cui si accede senza scarpe. Dopo il pasto è usanza che il padrone del funduq, con i suoi famigliari, intrattenga gli ospiti con musiche e danze tradizionali yemenite.