mercoledì 11 maggio 2011

La Moschea


Con il termine “moschea” si definisce nel mondo islamico, ogni luogo destinato alla preghiera. La parola araba “masjid”, da cui deriva quella italiana, significa letteralmente “ luogo di prostrazione”. La prima moschea venne costruita da Maometto. La storia narra che appena il Profeta  arrivò a  Medina, dove si rifugiò per fuggire dai suoi concittadini Meccani che lo volevano uccidere, fece iniziare la costruzione della moschea che divenne il centro dell'attività sociale, politica e religiosa. In questo luogo, infatti, i primi musulmani potevano riunirsi non solo per pregare, ma anche per discutere e trattare i loro affari e in generale per organizzare tutta la parte civile della loro vita.  Questa prima moschea, costruita in mattoni d'argilla con  il tetto in foglie di palma e con una pietra che indicava la direzione della preghiera,  rappresentò  lo schema di riferimento per la costruzione di tutte le moschee del mondo che ancora oggi sono il centro dell'intera vita della comunità nelle quali si trovano. Ci sono due principali tipi di moschee, le jama'a e le masjid. Le jama'a,dove  si tiene la preghiera del venerdì, che è per i musulmani,  la principale ricorrenza religiosa settimanale, sono spesso riccamente adornate, mentre  le masjid sono solitamente più semplici e piccole, ma per entrambe  la loro costruzione deve rispettare regole ben precise. Nel cortile a cielo aperto cinto da portici, il fedele compie le abluzioni rituali presso fontane di acqua corrente. Un lato del cortile dà sulla sala di preghiera, di forma rettangolare allungata, suddivisa in più navate  sostenute da numerose colonne. Essa è assolutamente priva di qualsiasi arredamento all'infuori dei  tappeti, che ricoprono il pavimento. Inserita nel muro orientato verso la Mecca troviamo il mihrab, una nicchia semicircolare molto decorata che indica la qibla ovvero l’esatta direzione in cui si deve rivolgere la preghiera. Alla sua  destra , c'è quasi sempre il minbar ,un piccolo pulpito, cui si accede attraverso dei gradini, ed è il luogo dal quale l'Imam guida la preghiera e altresì quello dal quale il predicatore(khatib), pronuncia il sermone  khutba ( o hutba),  spesso trasmesso all’esterno per mezzo di altoparlanti. Decorazioni in mosaico, marmo colorato, metallo o legno scolpito, abbelliscono le moschee, ma sono  rigorosamente vietate le raffigurazione di uomini e animali, perché solo Allah può infondere ad essi "la vita". All’ esterno dell’ edificio, si innalza il minareto, al –manarah ( torre lucente ), una torre che   sovrasta la moschea, la rende riconoscibile anche da lontano e  che serve al muezzin per il richiamo alla preghiera ( salat) cinque volte al giorno . Ogni moschea deve avere almeno un minareto, ma  può averne anche due o più, fino a un massimo di sei,  l'unica eccezione e' la Moschea alla Mecca che ne ha sette. Il muezzin è l’ incaricato di effettuare il richiamo (adhan) per la preghiera.  Il primo muezzin della storia fu  Bilal Habashi,  uno schiavo etiope liberato, convertito all’Islam , scelto dallo stesso Profeta per la voce bella e melodiosa. Bilal fu così il primo a salmodiare quello che tutti oggi conoscono come il canto del muezzin. 
Ecco il canto del muezzin:
Dio e' il piu' grande (4 volte). (Allahu akbar) 
Sono testimone che non vi e' alcun dio all'infuori di Iddio (2x). (Ashhadu an la ilaha ill-Allah) 
Sono testimone che Muhammad e' il Profeta di Allah (2x). (Ashhadu anna Muhammadan Rasalu-Llah) 
Affrettatevi alla preghiera (2x). (Hayya ‘ala s-salah) 
Affrettatevi al successo (2x). (Hayya ‘ala l-falah) 
Dio e' il piu' grande (2x). (Allahu akbar) 
Non vi e' alcun dio all'infuori di Iddio. (La ilaha ill-Allah)


5 commenti:

Frank ha detto...

Splendido post!
Conoscere qualcosa in più della cultura islamica ci rende meno diffidenti e, dove non c'è meno spazio per la paura, si fa largo il dialogo.

Speriamo bene :)

Bye.

Frank ha detto...

Scusami per quel 'non' in più :(

najim ha detto...

*____* ciao Frank,
è esattamente quello che penso io...
generalmente si teme ciò che non si conosce o che si crede di conoscere solo perchè si dà ascolto a coloro a cui conviene, per vari interessi,dire male di certe culture...
Approfondire, dà modo di poter scegliere con la propria testa e come dici tu dà anche modo di intraprendere un dialogo...
lo spero davvero tanto anch'io..
grazie per il commento
ciao
Najim

Naira ha detto...

Ciao!
Se mi passi a trovare, c'è un pensiero per te. A presto. http://amicaalexis.blogspot.com/

najim ha detto...

*___* ciao Naira
sarò subito da te.....
Najim