sabato 21 marzo 2020

NowRuz, il capodanno persiano.


Il Nowruz è il Capodanno persiano,"il risveglio della natura dopo il sonno dell’inverno, il momento in cui la luce vince sulle tenebre”. Cade il primo giorno del mese di farvardin, in una data corrispondente al 21 marzo del calendario cristiano (la data si mantiene fissa grazie all’introduzione dell’anno bisestile nel calendario solare persiano), giorno considerato in Occidente come l’inizio della primavera perché segnato dall’equinozio ascendente. Nonostante questa festa in passato non cadesse sempre nello stesso periodo dell’anno, le tradizioni ad essa associate sono rimaste legate ad antichi riti e cerimonie: tra queste la preparazione della tavola imbandita di dolcetti e simboli evocativi e il fatto di pulire casa da cima a fondo e di aggiustare tutto ciò che è rotto per iniziare l’anno lasciandosi indietro tutto ciò che è stato. Per quanto riguarda la tavola, “Haft-Seen”, viene preparata secondo le sette “S”: Sabzeh (germogli che simboleggiano il rinnovamento e la natura), Samanu (un dolce che simboleggia coraggio), Senjed (olive essiccate che simboleggiano saggezza), Seer (aglio per la felicità), Seeb (mele per bellezza e salute), Somaq-sumac (spezia persiana a base di bacche rosse schiacciate, per la pazienza e la tolleranza), Serkeh (aceto che simboleggia la pulizia). Oltre a queste pietanza sulla tovaglia si dispongono anche altri elementi altrettanto evocativi della fertilità, della prosperità e della famiglia e il Corano.Tra le altre celebrazioni per il NowRuz c’è una festa particolarmente cara al popolo persiano ovvero quella del Tchahar Shanbeh Souri, che la sera dell’ultimo mercoledì dell’anno rievoca le antiche cerimonie del culto mazdaico del fuoco. Quando scende la sera si accendono piccoli falò per le strade e tutti, in special modo i giovani, devono superarli saltandoci sopra cantando “Zardie man az to, Sorkhie to az man” (“Il mio giallo a te, il tuo rosso a me”), perchè il fuoco assorba ciò che di negativo c’è nella persona per restituirgli energia e salute. Successivamente le ceneri vengono raccolte e sotterrate in un luogo lontano a simboleggiare l’abbandono di tutte le cose tristi dell’anno.Un’altra cerimonia, con caratteri simili all’Halloween Occidentale, è svolta dai bambini e dai ragazzi che la sera stessa, tenendo celato il volto e il corpo con lenzuola, vanno di casa in casa percuotendo ciotole di metallo: si fermano ad ogni porta e raccolgono doni, dolcetti o frutta secca.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao e grazie per questo bellissimo e interessantissimo blog. Ho da poco conosciuto un ragazzo iraniano e a piccoli passi sto cercando di imparare qualcosa sul mondo islamico.
Un saluto,
Loredana