venerdì 4 agosto 2017

La moschea Koutoubiya



Il luogo di culto più celebre di Marrakech è la moschea Koutuobiya la cui costruzione fu iniziata nel 1120 sotto la dinastia berbera degli Almoravidi. Fu durante il regno del sultano Yacoub el Mansour (1184-99) che la moschea venne completata o per meglio dire, sostanzialmente ricostruita perché risultò che il Mihrâb, la nicchia ricavata nel muro di preghiera, non era orientato verso la Mecca. Le fondamenta della prima costruzione sono ancora visibili. Nella lingua araba la parola 'al-Koutoubiyyin' significa “bibliotecario"e alla moschea venne dato questo nome in quanto era circondata da commercianti che cercavano di vendere manoscritti.
Il minareto, costruito in pietra rosa ed elevato fino a 77 m di altezza è un capolavoro dell’arte almohade ed ha fatto da modello per la costruzione della torre della Girala a Siviglia e per quella di Hassan a Rabat. E’ sormontato da 4 globi dorati di dimensioni decrescenti,  che originariamente erano 3 ma una  leggenda racconta che  il quarto venne donato dalla moglie di Yacoub el Mansour. Aveva mangiato tre acini d’uva durante il periodo di digiuno del Ramadan e, sentendosi in colpa per le sue azioni, sciolse tutti i suoi gioielli d'oro per creare la quarta cupola da donare alla Koutoubia.
Secondo un’altra leggenda queste cupole sono protette da “geni” e chiunque osasse rubarle incorrerebbe in grandi sciagure. L'interno della torre è composto da sei camere che si trovano una sopra l’altra e c’è anche una rampa che permette al muezzin di correre fino al balcone per il richiamo alla preghiera. La Moschea Koutoubia, una delle più grandi del mondo, ha sedici navate parallele e identiche e una navata centrale più grande. Ci sono 112 colonne che coprono una superficie di 58.000 metri quadrati e la sala di preghiera può ospitare 25 mila adoratori. La moschea non è aperta ai non musulmani.