La cultura egiziana è caratterizzata da riti e tradizioni legati al ciclo della vita che fanno riferimento soprattutto alla religione. È importante ricordare che in Egitto non esiste solo la religione islamica ma anche un’importante minoranza copta (circa il 15%) ma addirittura in alcune città questi costituiscono la maggioranza. I riti illustrati di seguito sono quelli islamici, essendo quelli copti di impronta prettamente cristiana e quindi più simili ai nostri.
NASCITA: nelle famiglie più religiose, quando un bimbo nasce, si usa pronunciare al suo orecchio l’adan, il richiamo alla preghiera, che comprende anche la shahada, la dichiarazione di fede in Allah; una settimana più tardi ha luogo una festa in cui vengono invitati parenti e amici che portano soldi e regali per il nuovo nato. In questa occasione viene sancita dal padre l’appartenenza del nuovo nato alla famiglia. Anche nei mesi successivi ci sono le visite di parenti e amici che portano doni al bambino. Tra i 7 e i 10 anni a tutti i bambini di sesso maschile viene fatta la circoncisione, un rito che segna il passaggio alla pubertà e che viene sancito con grandi festeggiamenti.
MATRIMONIO: il rito del matrimonio ha una lunga tradizione che tuttora viene strettamente osservata e anche se ogni regione ha le sue tradizioni e i suoi riti c’è comunque una sequenza che è ricorrente in tutto l’Egitto. Nell’ultimo periodo si è riscontrato un forte ritorno alle cosiddette tradizioni, dopo una fase in cui la scelta del coniuge e la cerimonia del matrimonio, si avvicinava a modalità più simili a quelle occidentali. Il rito del matrimonio si svolge nell’arco di sette giorni e ha tempi di preparazione molto lunghi. Dopo una prima fase in cui si firma il contratto di matrimonio (spesso anche un anno prima della vera e propria festa), ha inizio una seconda fase articolata in diversi momenti che segnano per la donna il graduale abbandono del tetto di famiglia e per l’uomo l’accoglienza della sposa nella casa della propria famiglia di appartenenza e quindi nella loro casa futura. Come è riscontrabile ad esempio negli altri paesi del Nord Africa, le principali tappe del rito del matrimonio sono le seguenti: la firma del contratto di matrimonio; la purificazione del proprio corpo in seguito alla quale le mani e i piedi (e spesso anche le gambe) della donna vengono decorati con disegni fatti con la henna, una polvere vegetale rossastra; la festa di addio nella propria casa e infine la cerimonia finale nella casa dello sposo o in locali affittati per l’occasione.
FUNERALI: prima di essere seppellito il corpo del defunto deve essere lavato e avvolto in lenzuola bianche. Sono sempre e solo gli uomini ad accompagnare la salma al cimitero, sia che si tratti di un uomo, sia che si tratti di una donna. Il funerale è una cerimonia semplice che si svolge presso la moschea e al cimitero con l’imam che intona le preghiere per il defunto. Il corpo viene seppellito nel cimitero con il viso in direzione verso La Mecca. In seguito viene osservato un lutto di quaranta giorni che implica una serie di astensioni, al termine del quale la famiglia ritorna ai suoi ritmi di via normali.
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