La fede islamica si basa su sei articoli molto semplici:
- Credere in Allah creatore dell’universo. L’ unico e il solo meritevole di adorazione.
- Credere nei profeti (nabi) e nei messaggeri (rusul), uomini scelti da Dio per la loro moralità e la loro fede, portatori della rivelazione e del messaggio dell’unicità divina. I profeti ricordati nel Corano sono 25 e sono in ordine cronologico:
Adam( Adamo), Noha ( Noè), Houd (Heber), Saleh (Matusalemme), Lot, Abraham( Abramo), Ishmail( Ismaele), Isaac(Isacco), Jacob ( Giacobbe), Shu'aib (Jethro), Haroun (Aronne), Moses (Mosè), David ( Davide), Solomon, Ayoub (Giobbe), Zulkifl (Isaiah), Younis (Jonah), Ilias (Elia), Alyas-aa (Elisha), Zacharias ( Zakaria), Yahia(Giovanni il Battista), Gesu' e Mohammed. Rinnegare uno di essi è come rinnegarli tutti.
- Credere nei libri (kutub), le “sacre scritture”, rivelate agli uomini da Dio per mezzo dei profeti. Il primo fu il "Libro di Ibrahim" (Abramo), di cui non esistono tracce nella letteratura mondiale, poi vennero la "Torah" rivelata a Mose', lo "Zabur" a Davide e l' "Ingil" (Vangelo) a Gesu' che sono tuttora utilizzati da Ebrei e Cristiani e infine il "Quran" a Mohammed, testo Sacro dei Musulmani.
- Credere negli angeli (mala’ika). Mohammed ha insegnato che Allah , oltre al mondo visibile ha creato un mondo invisibile a cui appartengono gli angeli, ministri di Dio. Puri spiriti sottomessi alla Sua autorità non dotati di libero arbitrio, ai quali ha affidato dei compiti specifici nei confronti degli esseri umani.
Quattro sono gli Arcangeli: Jibril, l'angelo della rivelazione , Mikae'il l'angelo che suonerà la tromba della fine del mondo, Israfil che annuncerà la Resurrezione, Azrail l'angelo della morte.
- Credere nel Giorno del Giudizio (qiyama) e nella risurrezione (la vita dopo la morte). La vita di questo mondo, è destinata a finire in un tempo gia' fissato, chiamato iaumu l-qiyamah (giorno della resurrezione), detto anche iaumu l-akhir (l’ ultimo giorno).In quel momento, tutte le creature verranno richiamate in vita e compariranno dinnanzi ad Allah per il giudizio finale; questo avvenimento e' chiamato "hascr" (riunione). Saranno prese in considerazione tutte le azioni, sia buone che cattive, se la bilancia penderà dalla parte del bene, il giudicato avrà come ricompensa il Paradiso; se invece penderà dalla parte del male, egli sarà punito con l’ Inferno.
- Credere nel Destino (qadr). Tutto quello che accade, sia nell'universo, sia nella vita dell'uomo, dall'evento più insignificante a quello più importante, è parte di un disegno imperscrutabile di Allah ma questa condizione non deve implicare assolutamente un’accettazione passiva e fatalista degli avvenimenti. Al contrario, il musulmano è chiamato ad operare, programmare, impegnandosi secondo gli insegnamenti islamici, prendendo però coscienza che tutto ciò che fa, e il risultato che ottiene, dipendono solo dalla volontà di Dio
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