Il giorno della cerimonia la ragazza indossa l'abito tradizionale, che varia da regione a regione, ma che di solito è ricchissimo e adornato con tantissimo oro cucito addosso, tanto che per quanto è pesante e per la temperatura interna che raggiunge (40 gradi!!!), la sposa fa fatica a muoversi. L'oro cucito sul vestito è il regalo della madre della madre alla sposa. In certe città, la sposa si veste con sette tuniche che toglie successivamente per farle ammirare le une dopo le altre durante la festa che ha luogo prima della sua partenza dalla casa paterna. L’ultima tunica, la più sontuosa sarà quella con la quale si presenterà al marito a casa sua. Il corteo dello sposo giunge a destinazione presso la casa della sposa, la quale sta a guardare davanti alla casa, vestita in abiti tradizionali e circondata da donne. Dopo di che le due parti degli sposi si separano e continuano i festeggiamenti ognuna per conto suo. La notte prima del matrimonio la sposa danza per un'ora da sola con gli abiti del matrimonio, davanti alle altre donne. A casa dello sposo si svolge uno spettacolo diverso: all'aria aperta sotto il cielo stellato e la luna, molte donne siedono a terra urlando, questa volta dietro le ragazze più giovani. Dalla parte opposta ci sono molti uomini. Questo è un altro modo per amoreggiare a distanza con la donna dei sogni senza essere visto e sognare nuovi e futuri matrimoni. Amici e parenti danno doni e soldi allo sposo, un modo gentile per aiutarlo a riparare le spese sostenute per la costruzione della casa. In questa notte i parenti delle famiglie riuniti ognuno nelle rispettive case, ballano, cantano, di solito sulla terrazza della casa; viene sparso l'incenso e, mentre un'orchestra suona musica popolare, tra i balli e le urla di gioia, anche allo sposo viene messa ad una mano un po' di henna. Il giorno dopo è il giorno effettivo delle nozze e viene chiamato "djefa", ovvero la sedia, posta sopra il cammello, con il quale viene trasportata la sposa dallo sposo. Esso viene decorato con palme, foglie e simboli porta fortuna come il pesce, l'occhio e la mano di Fatima. La sposa aspetta lo sposo nel cortile della sua famiglia, seduta su un trono come una regina, vestita con il costume rosso del matrimonio, imbellettata e ricoperta di oro, con la henna rossa sulle mani. Ripetutamente copre e scopre il viso con le mani tatuate come simbolo di addio verso la casa paterna e verso la sua giovinezza. Arrivato lo sposo, si siede vicino a lei per lo scambio degli anelli, il segno dell'avvenuta sanzione del vincolo del matrimonio. Dopodichè la sposa viene trasportata con il cammello decorato per tutto il villaggio al suono della canzone tradizionale "pip, pip 'l 'arusa jet!!", ovvero "pip, pip arriva la sposa!!", fino alla porta della nuova casa degli sposi. Questo è il momento in cui la sposa varca per la prima volta la soglia della sua nuova casa e come poco prima nella casa dei suoi genitori, si siede su un trono decorato, per indicare il suo stato di nuova padrona e il passaggio dalla sua vecchia casa alla nuova. Sul suo trono la sposa viene ammirata dalle donne della sua nuova famiglia, che la circondano ai suoi piedi insieme ai regali donati il giorno prima benedetti con cuscini rossi decorati con mano di Fatima dorate; poco dopo viene servito il couscous che precede il momento solenne che sta per arrivare. Improvvisamente si sente il ritmo di darbuka che suonano la marcia della sposa, velocemente le donne lasciano la stanza, la sposa entra, la porta viene serrata e gli sposi vengono lasciati soli per la prima notte di nozze. Per le prime notti la madre della sposa resta nella casa della figlia, nei tempi passati invece gli amici dello sposo rimanevano fuori della casa, in attesa che lo sposo uscisse per attestare la verginità della sua nuova moglie. La coppia di sposini un tempo doveva rimanere nella loro stanza da letto per otto giorni, ricevendo le visite degli ospiti in questa camera durante il giorno. Tre giorni dopo il matrimonio la sposa, alla presenza delle donne del villaggio, punta un'unghia nel cortile della sua nuova casa, questo è il segno della sua rimanenza lì. Tutti si recano sulla terrazza e danzano sulla musica di una darbuka con la sposa. Poi i regali vengono lodati e cosparsi di incenso da alcune donne, che chiedono benedizione e scartano i pacchi pieni di ogni sorta di cosa. Nei giorni che hanno preceduto questa grande festa, tutti nel paese hanno contribuito a cucinare, a portare bibite, biscotti, dolci…
http://www.donnamed.unina.it/rito_tunis.php
1 commento:
Ma in Tunisia del sud fra i berberi ci sono ancora i matrimoni combinati?
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