Le donne musulmane, dalla più osservante alla meno osservante, hanno letto e capito quanto recita il versetto coranico che tratta della poligamia, ma quando giunge il momento di metterlo in pratica, non sempre lo condividono. La prima moglie però non può impedire all’uomo di esercitare un diritto che gli viene direttamente da Dio, per cui o si adegua alla nuova situazione o chiede il divorzio. Capita che a volte decida di rimanere col marito e di aiutare nella crescita i figli della seconda moglie come se fossero suoi. In taluni casi accade persino che sia la prima moglie stessa a scegliere la seconda moglie per il marito. Naturalmente la sua scelta cadrà su una donna di suo gradimento, in modo da non creare conflitti in seno alla famiglia. Nel caso in cui la prima moglie, non sopportando di condividere il marito opti per il divorzio, la società la costringe a tornare a vivere con i genitori, con tutti i disagi che tale situazione indubbiamente comporta. L'Islam, nella sua interpretazione più coerente ai giorni d'oggi, ha concesso alla moglie (o al suo tutore matrimoniale – walî) il diritto di stipulare nel contratto di matrimonio (‘aqd) la clausola di non avere alcuna co-sposa. Se la moglie fa inserire nel contratto (in accordo con il marito) la clausola di non avere altre mogli, tale condizione sarà valida e dovrà essere rispettata.La moglie avrà, così, il diritto di annullare il matrimonio nel caso in cui il marito non rispetti la parola data.
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