Conosciuta anche come la "città da un milione di palme", la grande oasi di Siwa si trova nel deserto egiziano nord-occidentale, nella profonda depressione di Qattarah, vicino al confine con la Libia ed è una delle ultime oasi al mondo rimaste incontaminate. Migliaia di anni di isolamento in un vasto e spietato deserto hanno permesso alla comunità Siwa di sviluppare tradizioni uniche culturali, tecniche costruttive, stili di ricamo e di sistemi di produzione agricola che sono notevoli per la loro bellezza e armonia con l'ambiente naturale. Gli abitanti di questa oasi parlano il dialetto berbero e possiedono una cultura diversa da quella del resto del Paese. In questa città è impossibile avvicinarsi ad una donna. Siwa infatti è rinomata come una delle città più tradizionaliste dell’Egitto. La vita delle donne qui è regolata da tradizioni molto rigide che gestiscono ogni aspetto della loro vita, dall’abbigliamento, diverso a secondo del proprio stato civile, alla possibilità di avere qualsiasi tipo di contatto con uomini esterni alla propria famiglia, o tribù, alla possibilità di muoversi autonomamente fuori casa. Un piccolo Museo, detto Casa di Siwa, contiene una modesta esposizione di indumenti e utensili tradizionali.
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