mercoledì 12 giugno 2024

Cappadocia: i camini delle fate

 


I “camini delle fate” sono strutture geomorfologiche che nascono dalla roccia morbida di origine sedimentaria. Vengono chiamati in questo modo proprio a causa della loro forma: larga alla base e ristretta sulla punta. I più famosi sono sicuramente i camini della Cappadocia, in Turchia. Si trovano sopra un altopiano ad un’altezza di oltre mille metri e sono collocati esattamente fra le città di Avanos, Nevsehir e Urgup. La loro origine è davvero molto antica e risale a circa 30 milioni di anni fa.

Esiste una leggenda secondo cui, questi luoghi magici dall’aspetto fiabesco, un tempo, erano abitati da piccole creature fatate che si sarebbero occupate della realizzazione delle abitazioni. Il motivo che giustificherebbe questa leggenda è dovuta al fatto che la roccia è lavorabile con estrema facilità e quindi le fate non avrebbero avuto alcuna difficoltà a dar vita a questi rifugi che poi negli anni sarebbero diventati le abitazioni dei popoli del luogo.

In realtà i camini delle fate devono la loro formazione a due vulcani ormai inattivi: Erciyes e Hasan.Le eruzioni si sono susseguite nel corso degli anni (circa 30 milioni di anni) portando alla continua stratificazione lavica. L’insieme di lava e cenere ha generato i camini delle fate, modellati grazie all’azione continua e lenta delle piogge. Proprio l’acqua ha permesso di modellare la terra intorno alla roccia, creando forme insolite e paesaggi assolutamente unici. Il materiale che costituisce i camini è il tufo, estremamente friabile e soggetto a continui mutamenti.  I camini delle fate si formano, in genere, in aree desertiche e aride, con un clima prevalentemente caldo e secco. Altri camini delle fate molto conosciuti sono quelli del Bryce Canyon National Park, nello Stato dello Utah (USA).


                                                           Interno abitazione