Mashrabiya è il termine arabo dato ad un tipo di balcone sporgente dalla facciata di un edificio e chiuso con legno intagliato. Le mashrabiye offrono un sistema di rinfrescamento passivo tipico delle zone del Nordafrica e del mondo arabo, sfruttando le caratteristiche fisiche del legno e climatiche del luogo. Secondo la descrizione dell’architetto arabo Hassan Fathy, “il termine mashrabiya deriva dalla parola araba “bere” ed in origine significava “il luogo in cui si beve”. Probabilmente infatti, le persone erano solite riunirsi in questi freschi spazi sporgenti per sorseggiare delle bevande. Le funzioni di una mashrabiya sono diverse e variano in funzione della densità della trama, dell’altezza dello schermo e del luogo in cui si colloca. Grazie all’ordito di elementi di legno, le mashrabiye sono in grado di filtrare la luce e controllare il flusso d’aria, riuscendo a ridurne la temperatura ed aumentarne l’umidità. Queste capacità dipendono dal legno utilizzato che, se non trattato né rivestito, è in grado di assorbire e rilasciare l’acqua, in modo da regolare l’umidità degli ambienti. Ecco come funziona questo tradizionale quanto efficiente sistema di regolazione: quando il vento di notte attraversa la grata lignea, le cede la sua umidità, che viene trattenuta finché, di giorno, non vi batte il sole. Con il sole il legno rilascia l’umidità accumulata nelle ore notturne a favore delle condizioni climatiche interne. Le mashrabiye degli ambienti esposti a nord, quelle che più spesso si trovano all’ombra e quelle che prospettano su strade principali e affollate, hanno interstizi più stretti. Altra funzione, che non riguarda gli aspetti termoigrometrici, è quella di riparare dagli sguardi esterni, infatti questa soluzione permette di ottenere una buona vista sulla strada senza essere visti dai passanti.. Le mashrabiye, a tale scopo, presentano una trama più fitta nella parte inferiore ed interstizi più larghi in quella superiore, per scomparire, sostituita da un semplice vetro, ad un’altezza superiore al livello degli occhi. Attualmente si dicono mashrabiye quelle aperture schermate da una grata in legno, discreta, utile ed elegante, caratterizzata da una trama più o meno fitta.
martedì 8 dicembre 2020
domenica 25 ottobre 2020
Le festività islamiche: Al-Mawlid Al-Nabawi
venerdì 9 ottobre 2020
Mondo cinema: Baran
Un film di Majid Majidi. Con Hossein Abedini, Zahra Bahrami, Mohammad Amir Naji, Hossein Mahjoub Amir Naji, Hossein Mahjoub, Abbas Rahimi. Iran 2001. Genere: drammatico.
Latif, 17 anni, lavora come assistente in un cantiere: va a fare la spesa, prepara da mangiare per gli operai. Un giorno, uno degli operai si ferisce gravemente e deve smettere di lavorare. L'uomo è un profugo afgano immigrato illegalmente e suo figlio, Rahmat, arriva al cantiere per sostituirlo. Per il ragazzo i lavori pesanti risultano impossibili e il capo cantiere decide di dare a lui il posto di Latif, fisicamente più forte e quindi in grado di affrontare compiti più impegnativi. La cucina si rivela presto il luogo ideale per Rahmat e tutti gli operai vengono conquistati dalla bontà dei pasti che prepara e dal suo squisito tè. Nessuno rimpiange Latif che, costretto a pesanti lavori manuali, comincia a spiare il rivale per coglierlo in fallo e riavere il suo posto. Dopo molti tentativi falliti Latif scopre esterrefatto il segreto di Rahmat. Un segreto che sconvolgerà la sua esistenza.
lunedì 24 agosto 2020
Grande Moschea di Kairouan (Qayrawan)
Questa moschea tunisina, che sorge nella prima città islamica del Nordafrica è una delle quattro città più sacre ai musulmani ed è ispirata all'architettura della casa di Maometto a Medina, considerata la prima moschea al mondo.
lunedì 20 luglio 2020
7 curiosità sulla condizione della donna nel mondo arabo
Quella della condizione della donna nel mondo arabo è una questione estremamente complessa e di difficile indagine, sia perché esistono enormi differenze culturali tra i diversi gruppi, sia perché si va spesso ad inserire in contesti in cui il rispetto della legalità è di difficile gestione; inoltre, pur all'interno dello stesso contesto, la condizione femminile varia fortemente (come sempre avviene) a seconda del ceto sociale di appartenenza. Nel seguente articolo abbiamo voluto fare chiarezza su alcuni aspetti della vita delle donne nel mondo arabo, così come vengono previsti dalla legge e dalle regole locali. Ovviamente, il tutto va preso con le pinze: una cosa è la regola, un'altra è - purtroppo - la sua effettiva applicazione.
La legge islamica tratta molto diversamente uomini e donne riguardo questa questione. Agli uomini è consentito sposare donne non musulmane che, in caso di divorzio, perderanno l'affido dei figli. Quasi in tutti i paesi arabi, alle donne non è consentito sposare uomini appartenenti ad altre religioni.
Un'usanza particolare è in vigore negli Emirati Arabi ed è il Weekly Women's Day: un giorno alla settimana in cui l'accesso alle spiagge, alle piscine e ai saloni di bellezza è consentito solamente alle donne.
sabato 20 giugno 2020
L'Hotel Atlantis The Palm
L’ hotel Atlantis è stato progettato da Wimberly, Tong and Goo, un'azienda internazionale specializzata in complessi alberghieri di lusso, ed inaugurato ufficialmente nel settembre 2008. Il costo di costruzione è stato stimato in 1,5 miliardi di dollari. Il design incorpora l'architettura araba classica sia all'interno che all'esterno dell'hotel di 23 piani, con pietre semi-preziose e intricate conchiglie fossili incluse in tutto il complesso. Una scultura in vetro alta 10 metri, opera dell'artista Dale Chihuly, contiene più di 3.000 pezzi di vetro soffiato dai colori intensi che vanno dall’ arancio infuocato al verde tranquillo e dal rosso al blu, circondati da una vasca di riflessione. Nella hall dell'hotel i soffitti ad arco alti 19 metri presentano 8 murales dipinti a mano dall'artista spagnolo Albino Gonzalez. L'appaltatore, Laing O'Rourke, ha sviluppato l'involucro dell'hotel utilizzando una facciata modulare prefabbricata in fibra di vetro/ cemento armato, che è stata installata dai loro specialisti. L'operazione logistica per facilitare la costruzione dell'intricato progetto ha presentato delle sfide. È stata messa a punto un'operazione molto complessa che ha coinvolto le consegne stradali, la movimentazione e la distribuzione, le utenze temporanee, i sistemi di comunicazione, la gestione del traffico e un'enorme quantità di manodopera in loco. Al suo culmine, la forza lavoro era di 10.000 persone, che lavoravano 2 milioni di ore al mese.L'operazione è stata completata con 2 mesi di anticipo rispetto al programma.
domenica 10 maggio 2020
Shibam: la “Manhattan” del deserto.
E’ nello Yemen e precisamente nella città di Shibam che si trovano i primi grattacieli della storia; edifici altissimi costruiti con il fango.
lunedì 20 aprile 2020
Ramadan 2020 e Covid-19
La Ka' ba deserta in tempo di Covid-19 |
Il 24 aprile, il mondo islamico si prepara a celebrare il momento più sacro dell'anno: il Ramadan, il mese del digiuno dall'alba al tramonto. L'emergenza sanitaria per Covid-19 o Coronavirus, non cambierà nulla per chi si asterrà dai pasti quotidiani in quanto a chi è malato non è richiesto digiunare, ma il Ramadan è anche un momento pieno di socialità, di tempo passato insieme in famiglia e con gli amici. E di preghiera condivisa. Nella maggior parte di paesi musulmani, leader politici e religiosi hanno chiesto ai fedeli di pregare da casa. La preghiera del venerdì, quella che riempie le moschee, è stata sospesa un pò ovunque.
Il Regno Saudita, chiudendo i suoi confini, ha interrotto il pellegrinaggio minore, Umrah, che i fedeli possono intraprendere in qualsiasi periodo dell'anno. L'attuale situazione non sembra permettere neppure il pellegrinaggio annuale, Hajj , uno dei cinque pilastri dell'Islam, che dovrebbe tenersi a luglio.
L'Iran, che ha a che fare con una delle più grandi diffusioni di virus in tutto il mondo, ha cancellato i venerdì di preghiera in tutte le città del Paese.
In varie zone dell'Asia centrale sono state anche annullate le celebrazioni per il Nowrùz, il nuovo anno secondo il calendario persiano, che si sarebbe dovuto svolgere dal 21 al 25 marzo.
Provvedimenti simili sono stati presi anche in Italia dove sono state sospese tutte le attività religiose.
E' anche il mese della convivialità e i musulmani si ritrovano in famiglia per rompere il digiuno nel momento dell'iftar serale invitando amici e molte volte aspettando insieme il suhur, il pasto consumato prima dell'alba, prima di iniziare un nuovo giorno di digiuno.
In questo tempo, le città, i caffè, i ristoranti e le piazze si riempiono. In paesi come l'Egitto dove è tradizione che istituzioni, privati cittadini, star del cinema e della televisione organizzino "tende" di Ramadan o tavolate rionali in cui è servito un pasto, è stato già anticipato dalle autorità che con l'emergenza sanitaria in corso, nulla di tutto ciò sarà possibile.
Le famiglie, durante il mese sacro, trascorrono anche lunghe serate in casa; è il momento in cui tutte le emittenti arabe, a partire dal primo giorno di Ramadan, trasmettono per l'intero mese, serie televisive (mosalsalat) seguite in compagnia.
Quest'anno imam e leader religiosi hanno chiesto alle famiglie di festeggiare senza raggruppamenti, di non andare a trovare o invitare amici e parenti. E di non uscire di casa. Le comunità musulmane si stanno così preparando alla possibilità di un Ramadan in cui si pregherà da soli: sarà difficile poter recitare in moschea la preghiera straordinaria e collettiva, il taraweeh, che riunisce milioni di persone in tutto il mondo ogni sera dopo la rottura del digiuno.
Per fronteggiare le restrizioni ai movimenti e alla vita sociale, comprese le cerimonie religiose, alcune organizzazioni musulmane hanno promosso seminari online e videoconferenze.
sabato 21 marzo 2020
NowRuz, il capodanno persiano.
giovedì 5 marzo 2020
Il muezzin
domenica 2 febbraio 2020
Il gatto nella cultura islamica
Il gatto nella cultura islamica è tenuto in altissima considerazione tanto che sono proprio i gatti gli unici animali liberi di stare nelle moschee. La legge islamica, prevede inoltre pene severissime nei confronti di chi commette gesti di violenza o maltrattamenti sui gatti.
https://diariodiungattofelv.altervista.org/blog/il-gatto-nella-cultura-islamica/
venerdì 10 gennaio 2020
La Moschea Education City a Doha
La Facoltà di studi islamici del Qatar, situata nel campus della Education City, a Doha fa parte dell'Università Hamad-Bin-Khalifa. Il programma prevede spazi di insegnamento, facoltà di livello mondiale ed un centro di ricerca ma la parte più spettacolare del nuovo complesso è la prima moschea di un campus universitario, progettata da Mangera Yvars Architects con sede a Londra e Barcellona.
Nella sua posizione strategica all'ingresso principale del campus, l'affascinante moschea è rapidamente diventata il nuovo punto culminante sullo straordinario skyline di Doha.
Ha una capacità di 1.800 fedeli che possono essere accolti nella sala di preghiera principale e nei cortili esterni. I due minareti si elevano fino a 90 metri nel cielo e puntano dritto verso la Mecca. Centinaia di piccole finestre rotonde perforano la struttura fluida, bianca e cavernosa. La moschea poggia su cinque colonne strutturali principali che rappresentano i “cinque pilastri dell’Islam" e ogni pilastro è inscritto con un versetto del Sacro Corano. Quattro corsi d'acqua scorrono nei giardini circostanti l'edificio, ognuno dei quali rappresenta vino, latte, miele e acqua.La moschea è la prima struttura veramente moderna per i fedeli nella regione ed è già diventata l'ispirazione per progetti simili proposti a Dubai e in altre città in forte espansione nella regione.