mercoledì 19 marzo 2025

La danza Al Ayyala


Al Ayyala è una delle danze tradizionali più celebri degli Emirati Arabi Uniti e viene eseguita da uomini e ragazzi in occasione di matrimoni, feste nazionali e altre celebrazioni. Le sue origini risalgono alle tribù beduine del deserto arabo. La danza rappresentava le loro tradizioni guerriere simboleggiando unità, forza e vittoria in battaglia. Gli uomini, con bastoni che raffiguravano le spade, si muovevano con passi sincronizzati per dimostrare la loro prontezza al combattimento o alla difesa della tribù. Nel tempo, Al Ayyala si è evoluta in una performance cerimoniale che celebra la pace, il patrimonio e la solidarietà. Il tamburo è centrale per quesa danza. Vengono utilizzati tamburi tradizionali come il takhmir e il ras, che con ritmi profondi  guidano i movimenti e i ballerini ondeggiando avanti e indietro a tempo con i tamburi, creano un senso di unità. A volte, l'esibizione è accompagnata dal nafir, un lungo strumento di ottone che produce un suono acuto: i movimenti sono spesso lenti e costanti. I ballerini sollevano i loro bastoni e fanno gesti specifici come se simulassero scene di battaglia o si preparassero per una battuta di caccia. Ogni artista esegue movimenti alternati con la testa, le spalle, le braccia e le canne per suggerire la vittoria o la sconfitta cantando versi, solitamente tratti dalla poesia nabatea, sui temi della cavalleria e del valore. Ad accompagnare l'esibizione c'è anche un gruppo di uomini noti come yaweela nel dialetto emiratino (il nome implica movimento), che si muovono in un ampio cerchio, camminando a ritmo e agitando bastoni. Le scuole e le istituzioni culturali incorporano la danza Ayyala nei loro programmi di educazione artistica, dai corsi di danza per principianti ai livelli avanzati, gli studenti imparano i passi e i ritmi intricati della danza. Agli studenti si insegna non solo i movimenti fisici, ma anche il significato culturale. Questo approccio assicura che la danza tradizionale rimanga vibrante e rilevante per le generazioni future. 

giovedì 27 febbraio 2025

Le date del Ramadan


Ogni anno le date del mese sacro per i musulmani variano. Corrispondono al calendario islamico e vengono determinate dopo l'osservazione del ciclo lunare. Questo fine settimana inizia il Ramadan, uno dei cinque pilastri dell'Islam, insieme alla preghiera, all'elemosina, al pellegrinaggio alla Mecca e alla professione di fede. Ma quando esattamente? Venerdì 28 febbraio o sabato 1 marzo? Esistono due modi per determinare questi giorni. L'usanza vuole che l'inizio e la fine del Ramadan vengano solitamente comunicati in occasione della "notte del dubbio", attraverso l'osservazione del cielo, per confermare la presenza della luna crescente che segna l'ingresso nel nono mese del calendario islamico, avvalendosi di strumenti astronomici e osservatori sparsi in diversi paesi musulmani, che conservano questa usanza. La seconda si basa su calcoli scientifici che permettono di prevedere con centinaia di anni di anticipo il momento in cui apparirà la nuova mezzaluna. Secondo il teologo e sociologo Omero Marongiu-Perria, questo metodo, adottato ufficialmente in Turchia e Malesia, viene sempre più introdotto anche in altri paesi musulmani. Per quest'anno 2025, anno 1446 del calendario egiriano, la notte del dubbio è prevista per venerdì 28 febbraio perché il calendario lunare islamico è diverso dal calendario solare gregoriano: i cicli lunari che determinano i mesi sono più corti di circa dieci giorni (da dieci a dodici giorni in meno), di conseguenza le date di inizio e fine del Ramadan vengono spostate indietro di circa dieci giorni ogni anno.


                                    Sabato 1 marzo sarà l'inizio del mese sacro

                         

                                                      Ramadan Kareem

                                                    a tutti i musulmani

mercoledì 29 gennaio 2025

Yemen: Haid Al-Jazil


Haid Al-Jazil è un villaggio arroccato su un masso a 350 piedi dal suolo. Si trova a Wadi Dawan, nella valle desertica dello Yemen, uno degli ambienti più ostili al mondo. In tutto il Paese non ci sono fiumi o laghi permanenti e l’unica fonte di acqua per le persone che vivono lontano dalla costa si presenta sotto forma di queste valli fluviali stagionali chiamate wadi che si riempiono d'acqua in determinati periodi dell'anno. Per questo motivo, vengono costruiti villaggi come Haid Al-Jazil al fine di sfruttare la maggior parte di queste fonti d'acqua temporanee. Le case di Haid Al-Jazil sono costruite con mattoni di fango  e i pavimenti in legno separano un piano dall’ altro. Sebbene possano sembrare delle costruzioni “fragili”, sono in grado di resistere alle stagioni delle piogge che minacciano di lavare via tutto. Vengono costantemente ristrutturate e gli abitanti hanno sviluppato tecniche che consentono di realizzare case anche di 11 piani; alcune di esse esistono da più di 500 anni. La struttura geologica dei wadi rende le case estremamente calde, infatti questa valle desertica cinta da mura su entrambi i lati, trattiene il calore e tiene fuori la brezza. Altri villaggi simili a Haid Al-Jazil sono sparsi nel deserto dello Yemen. La città più famosa nei pressi del Wadi Hadramaut è Shibam, chiamata anche "la Manhattan del deserto".