Spesso indicato come l'Halloween del Marocco, «Bilmawn», «Bu-jelloud» o anche «Hrrma», viene celebrato abitualmente dopo la festa di Eid al-Adha. Figure vestite di pelle di pecora e capra sfilano indossando maschere macabre e ballando al ritmo della musica Gnawa. Questa festa popolare è profondamente radicata nella storia del Marocco e sebbene non sia celebrata in ogni area del paese, si può trovare in luoghi come le regioni di Tiznit, Agadir e Amazigh nel sud e le montagne del Rif nel nord. In alcune zone il festival è stato trasformato in un carnevale locale della durata di sette giorni e ampliato con concerti di musica popolare. Accompagnati da una dozzina di persone mascherate, i « Bilmawens» si travestono utilizzando pelli di capra e/o pecora, tingendosi il viso con il carbone o indossando maschere. Intorno a questi personaggi tanto spaventosi quanto strani, la folla preme, a volte esilarante, a volte timorosa. Flauti, percussioni, danze e canti accompagnano il corteo per la città. Vengono lanciate pietre contro i Bilmawen che risponde all'affronto scherzando, seminando gioia e spavento nei vicoli e nelle piazze. Vagano per le strade del quartiere, andando di porta in porta chiedendo soldi o pelli di pecora e capra. Alcuni dicono che toccare la pelle indossata dai Bilmawens porti fortuna. I ricercatori affermano che l'usanza è una tradizione antica e ha le sue origini in Africa, ispirata dalle leggende di un mostro vestito di pelle che terrorizzava le persone in aree remote.
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sabato 10 dicembre 2022
mercoledì 2 novembre 2022
Turchia: lo spettacolare e unico gelato elastico di Maraş
Si chiama “dondurma” il gelato tipico turco e pare sia originario della Regione attualmente chiamata Kahramanmaraş in Anatolia meridionale. Ha poco a che vedere con il nostro gelato. Più denso, elastico e filante, viene servito al termine di un autentico show. Chi è stato in Turchia, avrà certamente notato i folkloristici gelatai delle aree turistiche che, con il loro gilet con ricami dorati e fez, richiamano a gran voce i clienti e con la loro lunga speciale paletta metallica battono in modo ritmato sul bordo dei contenitori dei gelati e sulle campanelle che pendono dall’alto. Più che gelatai sono dei veri e propri giocolieri, ognuno con la sua routine che può durare anche oltre 2 minuti, inscenano un vero e proprio spettacolo, porgendo allo stupito cliente il cono senza gelato, il gelato senza cono, dandogli il cono e riprendendosi il gelato, lasciandolo con il solo tovagliolino di carta in mano, e altro. Riescono a gestire alla perfezione piccole quantità così come a tirare fuori dal contenitore l'intera massa di dondurma.
https://www.youtube.com/watch?v=p-UsVZ2Hi1A
Chiaramente, non si tratta di un gelato “normale” (come viene inteso in quasi tutto il mondo) ma della versione moderna di uno già popolare alla corte ottomana, prodotto secondo una ricetta rimasta segreta per vari secoli. I suoi ingredienti base di solito sono: panna o latte intero, panna montata, zucchero, salep (una farina derivata dai tuberi essiccati di alcune orchidee selvatiche, con funzione addensante, che rende il gelato semisolido e resistente allo scioglimento anche alle alte temperature estive) e mastice di Chio, una resina che si raccoglie facendo piccole incisioni sul tronco delle piante dalle quali sgorgano le gocce di “mastice". Si narra che il Maraş Dondurması risalga a più di tre secoli fa e che sia la conseguenza di un errore, poiché in origine il salep era consumato come bibita calda con latte e zucchero. Si narra che una sera, un commerciante del posto, abbia dimenticato la sua bibita e durante la notte, quest’ultima si sarebbe gelata. Al risveglio, l’uomo, ricordandosi della bibita, con l’aiuto di un bastoncino provò a tirarla fuori dal contenitore. Fu sorpreso nel vedere la trasformazione della bibita in un impasto cremoso ed elastico con un gusto straordinario. Da allora, i commercianti di Maraş hanno lavorato e migliorato la ricetta, rendendola unica al mondo.
martedì 4 ottobre 2022
Le abluzioni nell'Islam (parte seconda) : Il ghusl o abluzione maggiore
L'abluzione maggiore o ghusl si esegue:dopo aver avuto un rapporto coniugale anche non completo,
dopo l’emissione di liquido seminale,
in caso di polluzione (emissione spontanea e involontaria di liquido seminale durante il sonno).
Per la donna, oltre dopo aver avuto un rapporto coniugale, anche alla fine del periodo del ciclo mestruale e 40 giorni dopo il parto (periodi durante i quali non si può eseguire la preghiera né toccare il Sacro Corano).
Il ghusl consiste in un bagno completo (o doccia), dalla testa ai piedi e si esegue lavandosi per 3 volte con acqua.
Prima di tutto si formula mentalmente (o anche pronunciandola, ma questo fuori dalla stanza da bagno) l’intenzione di purificarsi, con la formula “Bismillahi ar-Rahmani ar-Rahim” (nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso).
Ci si lavano le mani per tre volte.
Poi le parti intime per tre volte con la sola mano sinistra
Si rilavano le mani sempre tre volte.
Si esegue el-wudù (tralasciando il lavaggio dei piedi, che si esegue al termine del ghusl, quindi compiendolo solo fino alla pulizia delle orecchie. La sunna del Profeta, comunque, indica anche che si possono lavare i piedi anche in questo momento. Sono quindi validi entrambi i modi di agire.
Al termine del ghusl si pronuncia la Shahada (la testimonianza di fede, che consiste nel dire “ashadu anna laa ilaha illa Allah wa ashadu anna Muhammadun rasulu Allah (non c’ è dio oltre Allah e Mohammed è il Suo Profeta), azione che permette il perdono da parte di Allah dei peccati minori commessi in precedenza.
Facciamo presente che in caso di freddo particolarmente intenso, il ghusl viene considerato completo anche esprimendo l’intenzione di eseguire questa lavanda in nome di Allah e versando l’ acqua su tutto il corpo per una volta soltanto, e che in caso di mancanza di acqua o di malattia è possibile sostituirlo con il Tayammum. Il tayammum può essere un metodo di purificazione alternativo solo quando si è impossibilitati all’uso dell’acqua, ad esempio se ci si trova in posti dove non e disponibile acqua pulita oppure se si è malati e il bagnarsi può arrecare o aggravare problemi di salute. Solo in questi casi il tayammum può sostituire sia il ghusl(abluzione maggiore) che il ‘wudù (abluzione minore).
Come si esegue il Tayyammum.
Si deve formulare l’intenzione(Niyyah) di compiere abluzione al fine di prepararsi alla preghiera, dicendo “Bismillahi ar-Rahmani ar-Rahim” (nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso).
Battere contemporaneamente e una sola volta il palmo di entrambe le mani su della terra pulita. Se non si dispone di essa il tayyammum può essere fatto anche con sabbia o con una pietra liscia e pulita.
Scuotere la terra dalle mani, in modo che non ne rimangano residui.
Strofinare il viso.
Strofinare con il palmo della mano sinistra la mano e il braccio destro fino al gomito.
Strofinare con il palmo della mano destra la mano e il braccio sinistro fino al gomito.
Così si è pronti per fare l’orazione.
mercoledì 7 settembre 2022
Che cos'è il tasbih .
venerdì 29 luglio 2022
Le abluzioni nell'Islam (parte prima) : abluzione minore
“O voi che credete! Quando vi lavate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie . Se siete in stato di impurità, purificatevi…” (Corano, sura 5, versetto 6)
Dopo la rivelazione di questo versetto, Allah stabilì che il musulmano dovesse essere puro e pulito per eseguire la Salat, la preghiera,(uno dei Cinque Pilastri dell'Islam), altrimenti non sarebbe stata considerata valida.
La purificazione (Taharat) è di due tipi : abluzione minore (al-Wudù) e abluzione maggiore (al-Ghusl).Al Wudù ( Abluzione Minore).
-Formulare l’intenzione(Niyyah) di compiere l’abluzione al fine di prepararsi alla preghiera, pronunciando “Bismillahi ar-Rahmani ar-Rahim” (nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso).
-Lavare per tre volte le mani fino ai polsi.
-Con la mano destra, prendere un po’ d’ acqua e sciacquare la bocca per tre volte consecutive.
-Mentre si sciacqua il naso passare bene le dita al di sopra dello stesso per far fuoriuscire tutti i residui.
-Prendere l’ acqua con le due mani e lavare il viso per tre volte, attaccatura dei capelli e mento compresi.
-Iniziando dall’avambraccio destro, lavarsi fino al gomito (mani comprese) facendo scorrere l’ acqua sopra esso, avendo cura di strofinare un poco.
-Prendere l’acqua con le mani e strofinare il capo dalla fronte alla nuca per tre volte.
-Pulire accuratamente con le dita umide le orecchie per tre volte, internamente ed esternamente.
-Lavare il piede destro fino alla caviglia, facendovi scorrere l’ acqua e strofinando sempre per tre volte, avendo cura di pulirsi bene fra le dita.
-Ripetere l’operazione con il piede e la caviglia sinistra.
Terminano così le fasi del wudù (abluzione minore). E’ molto importante ricordare che il wudù non deve necessariamente essere ripetuto a meno che esso non venga annullato.
Atti che annullano l'abluzione minore:
-dopo aver espletato le proprie funzioni corporali.
-sonno profondo.
-Perdita di coscienza per qualunque ragione.
Contatto con qualsiasi parte del corpo con urina o feci (per esempio, nel caso della mamma quando cambia il pannolino del proprio bambino. N.B. Se il bambino viene allattato esclusivamente con il latte materno, anche se si venisse a contatto con i suoi escrementi, il wudù non verrebbe annullato).
martedì 24 maggio 2022
Le cupole dell’isola di Hormuz
Nel sud dell'Iran, sul Golfo Persico, esiste un'isola conosciuta per i suoi colori. Si chiama isola di Hormuz ma è soprannominata isola arcobaleno in riferimento alla sabbia multicolore che la rende una popolare località turistica. Qui lo studio ZAV Architects ha progettato un piccolo insediamento composto da cupole multicolori che riflettono il paesaggio colorato e la topografia del luogo per creare case e servizi vari per la comunità . Il “Majara Residence”,così si chiama questo complesso di cupole, è parte del più ampio progetto “Presence in Hormuz 02”: un manifesto politico e sociale nato per sensibilizzare e mostrare una reale alternativa politica ed economica all’unica attività redditizia dell’isola: il traffico illegale di petrolio. Per costruire le case a cupola, ZAV Architects ha utilizzato il processo SuperAdobe del famoso architetto iraniano Nader Khalili, la tecnica innovativa e semplice che utilizza terra battuta e sabbia. Le contenute dimensioni delle cupole rende la loro costruzione compatibile con le capacità costruttive degli artigiani locali e dei lavoratori non specializzati che sono stati coinvolti come parte fondamentale del processo di costruzione del villaggio. Sia all’esterno che al loro interno le cupole sono caratterizzate da colori accesi, le cui variazioni sembrano differenziare le diverse funzioni degli ambienti e la soglia tra un colore e l’altro sostituisce l’alternativa a pareti divisori e porte. La maggior parte delle cupole forniscono alloggio ai residenti, mentre altre cupole ospitano aree comuni dove cenare, fare il bucato o pregare. Vi sono anche sale dedicate all’artigianato e persino un’area dedicata alle informazioni turistiche.
mercoledì 13 aprile 2022
Istanbul: La leggenda della Torre della Fanciulla.
La Torre della Fanciulla(in turco: Kiz Kulesi), si trova su un piccolo isolotto situato all’ingresso sud del Bosforo, 220 m al largo della costa asiatica presso Üsküdar, ad Istanbul. Fu costruita nel 408 a.C. dai Greci per controllare i movimenti delle navi persiane sul Bosforo e più tardi, nel 1110 d.C, fu ingrandita e trasformata in fortezza dall’imperatore bizantino Alessio Comneno. Sotto la dominazione ottomana, la torre fu usata per lo più come faro. Ci sono diverse leggende che narrano la storia della Torre della Fanciulla e la più famosa leggenda turca, racconta di un sultano che aveva una figlia molto amata alla quale un oracolo aveva predetto che sarebbe stata uccisa da un serpente velenoso nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il sultano, nel tentativo di ostacolare la precoce scomparsa della figlia, fece costruire nel bel mezzo del Bosforo la torre, ben distanziata dalla terra in modo da tenerla lontana da tutti i serpenti. La principessa, all'avvicinarsi del suo compleanno, si stabilì nella torre, dove poteva ricevere solo le visite del padre. Nel giorno del suo diciottesimo compleanno il sultano le portò un cesto di frutta esotica come regalo, ma nel paniere, tra la frutta, c’era proprio un serpente che morse la giovane principessa la quale morì tra le braccia di suo padre, esattamente come l’oracolo aveva predetto. Da qui il nome della torre dedicata alla Fanciulla. Oggi si può visitare e al suo interno c’è un grazioso ristorante con una vista incredibile sul Bosforo. “Maiden’s Tower Restaurant”.
Curiosità:
-la torre è stata utilizzata anche nel cinema popolare e nella televisione; ad esempio per le scene del film di James Bond, “Il mondo non basta”;
-durante l’epidemia di colera del 1830, la torre venne usata per i malati in quarantena, per evitare che l’epidemia si diffondesse nella città;
-dopo la conquista di Istanbul da parte dei turchi ottomani, la torre fu abbattuta e al suo posto ne fu costruita una in legno. Distrutta da un incendio nel 1719, fu fatta la ricostruzione fedele della torre in pietra per mano dell’architetto Nevşehirli Damat İbrahim Paşa;
-la “Torre della Fanciulla” è anche chiamata “Torre di Leandro”, ma è un nome inesatto, perché la costruzione è stata legata per errore al mito greco di Ero e Leandro. La sacerdotessa di Afrodite si gettò proprio da una torre, quando trovò in corpo esanime dell’amato sulla spiaggia; ma questa vicenda si svolge in realtà sui Dardanelli (Ellesponto), nelle vicinanze.
martedì 29 marzo 2022
“Al Sham-Nassim” : la festa egiziana della primavera
domenica 27 febbraio 2022
Egitto: riti che segnano i grandi eventi del ciclo della vita
lunedì 24 gennaio 2022
Mondo cinema: Yalda
Un film di: Massoud Bakhshi. Con: Sadaf Asgari, Behnaz Jafari, Babak Karimi, Fereshteh Sadre Orafaiy, Forough Ghajabagli, Arman Darvish, Fereshteh Hosseini, Zakieh Behbahani, Ramona Shah, Faghihe Soltani. Iran 2019. Genere: drammatico.
La pellicola, premiata per la categoria Miglior film straniero al Sundance Film Festival del 2020 e diretta dal regista Massoud Bakhshi, prende spunto da un reality show in onda in Iran.Durante la sera del solstizio d’inverno (che coincide con una festività nota come Yalda) a Teheran inizia una nuova puntata dello show televisivo chiamato Joy of Forgiveness. In studio giunge ammanettata, dopo aver trascorso 15 mesi di carcere, la giovane ventiduenne Maryam (Sadaf Asgari), rea di aver ucciso accidentalmente Nasser, il marito sessantacinquenne, e per questo accusata di omicidio e costretta a pagare la sua colpa con la morte.Tuttavia il sistema giudiziario iraniano prevede che la famiglia della vittima possa concedere il perdono e trasformare la pena di morte in una riduzione della condanna detentiva, alla quale si associa il pagamento di un debito pari al “prezzo del sangue”. Maryam decide di partecipare allo show proprio per chiedere perdono e ottenere clemenza da Mona (Behnaz Jafari), la figlia di Nasser. Sotto l’arbitrio di Omid (Arman Darvish), il presentatore del programma, le due donne vengono messe l’una di fronte all’altra e iniziano a ripercorrere il passato, tra rivelazioni e sorprese, fino ad arrivare allo scontro sempre sotto gli occhi vigili del pubblico che, con un sms, può esprimersi circa la colpevolezza di Maryam o, addirittura, decidere che siano gli sponsor a pagare il “debito di sangue” della donna…
il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=xDSk_08MvBQ